lunedì 19 gennaio 2015




MINI CORSO ITINERANTE DI STORIA 

DELL’ARTE 

a cura di Emilia Mastrodonato


5 lezioni di 2 ore ciascuna, ogni prima domenica del mese in previsione delle aperture gratuite delle aree archeologiche e museali.

CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE per tutti e 5 gli incontri: 40,00 € da versare al momento dell’iscrizione, e, per chi non ne è in possesso, 5,00 € di tessera annuale dell’Associazione.

IL CONTRIBUTO COMPRENDE: visita guidata come da programma e dispense

Abbiamo cercato di mantenere bassi i costi per questo motivo il corso partirà solo se raggiunto il numero minimo di 15 partecipanti.

PRIMA LEZIONE:
Domenica 1 Febbraio: MUSEI CAPITOLINI
L’allestimento dei Musei Capitolini risale al 1471, quando il papa Sisto IV donò alla città un gruppo di statue bronzee che diedero vita al più antico museo del mondo. Le raccolte sono esposte all’interno del Palazzo dei Conservatori e del Palazzo Nuovo, collegati tra loro da una galleria sotterranea che ospita la Galleria Lapidaria e conduce all’antico Tabularium, la cui facciata prospetta sul Foro Romano. All’interno è conservato l’originale della statua equestre in bronzo di Marco Aurelio, il Galata Morente oltre ai resti monumentali del Tempio di Giove Capitolino.

PROSSIME LEZIONI: (Domenica 1 Marzo/Domenica 5 Aprile/Domenica 3 Maggio/Domenica 7 Giugno)

1. PALATINO-FORO ROMANO: la valle del Foro da palude alla sua trasformazione alla fine del VII secolo a.C. in centro della vita pubblica e religiosa romana per oltre un millennio (alla fine dell’età repubblicana il Foro era ormai insufficiente e inadeguato a svolgere la funzione di centro di rappresentanza della città). Il Palatino, vicino al fiume e al suo guado a valle dell'Isola Tiberina, era il luogo più adatto alla creazione di un insediamento datato alla prima età del ferro che favorirà la presenza del “primo re” Romolo (Casa Romuli). In età imperiale il Palatino si trasformerà in una fastosa residenza imperiale. Nuova apertura della Casa di Livia e Casa di Augusto (nuovi ambienti).

2. MUSEO NAZIONALE DI PALAZZO ALTEMPS: Il palazzo deve il suo nome al cardinale Marco Sittico Altemps, che lo acquistò nel 1568 eleggendolo a sua dimora romana in prossimità di Piazza Navona. L’edificio ospita importanti collezioni di antichità e una significativa raccolta di opere egizie. Nelle sale ancora in parte affrescate è possibile ammirare sculture greche e romane appartenute nei secoli XVI e XVII a varie famiglie della nobiltà romana. Alcune sculture sono state restaurate con integrazioni eseguite da eccellenti scultori dell’epoca quali Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi. La sezione dedicata alla raccolta egizia costituisce una delle più significative testimonianze sulla diffusione dei culti egizi a Roma.

3. MUSEO DEI FORI IMPERIALI NEI MERCATI DI TRAIANO: l’area archeologica è collegata al meraviglioso sistema urbanistico dei Fori Imperiali, che ricopre un arco temporale compreso tra il periodo cesariano e traianeo (I secolo a.C.- II secolo d.C.).
Il Museo occupa gli edifici della Grande Aula e del Corpo Centrale, il Grande Emiciclo con la sezione del Foro di Traiano che l’imperatore commissionò al grande architetto Apollodoro di Damasco. Quest’ultimo per nascondere il taglio del Quirinale realizzò il complesso architettonico destinato a svolgere funzioni amministrative e commerciali. Le strutture verranno utilizzate ancora nel medioevo come fortezza.

4. TERME DI CARACALLA: le Thermae Antoninianae, considerate dei più grandi complessi termali dell’antichità, furono costruite dall’imperatore Caracalla nel III secolo d.C. La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”, luogo destinato non solo alle attività sportive e alla cura del corpo, ma anche al riposo e allo svago. Sull’asse centrale si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio; ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente attorno alle due palestre altri ambienti. Le fonti parlano di monumentali colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti, stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti, sia nelle sale più importanti e nei giardini. Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Aqua Antoniniana.

Info ed iscrizioni:
Associazione Culturale Liberipassi
Tel 320 3336570 - liberipassi1@gmail.com
liberpass00.blogspot.com


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