Alla stazione Nomentana a Roma i senzatetto hanno dovuto spostarsi. E i writers sembrano intimiditi. Fino a un anno fa era una delle stazioni più degradate d’Italia Oggi le pareti sono occupate da disegni realizzati da associazioni più celebri ma anche da cittadini qualsiasi. Basta scrivere un messaggio alla pagina Facebook del progetto e inviare le immagini delle proprie opere. Una commissione decide se si può entrare a far parte del gruppo. A quel punto si sceglie il pezzo di stazione e ci si mette a dipingerlo. Lo stanno facendo alla stazione Olgiata in questi giorni Caterina e Paola Cucchi dell’associazione Liberipassi ma anche molti altri continueranno a farlo da settembre. E’ la filosofia del progetto “Arte in Stazione e Città a colori” ideato da Franco Galvano, ex funzionario delle Fs e ora vice presidente dell’Nsa. Le Ferrovie contribuiscono con le spese per il materiale, i romani devono fare tutto il resto. Spazio ce n’è a sufficienza: se Nomentana è già terminata, si può chiedere un’altra delle oltre 100 stazioni che sono di competenza delle Fs a Roma.
Servizio di Flavia Amabile
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